Cantiere proviene dal francese chantier, dal basso latino cantàrium che indica il pezzo di legno su cui si posano caratelli e botti di vino (e questo dal latino classico canthèrius che identifica il cavallo castrato e, in senso figurato, il cavalletto da sostegno). (fonte: Il Vocabolario Etimologico di Pianigiani) Ma l'idea iniziale di luogo precario, grezzo e incompleto si è evoluta in un progetto più raffinato, curato, accogliente. Abbiamo mantenuto salda l'idea del cantiere che riguarda in particolare la pausa dalla fatica. Quel momento in cui i lavoratori condividono gavetta e borraccia e si scrollano di dosso, per un momento, la pesantezza fisica e mentale del loro mestiere. Ma abbiamo guardato ad un cantiere più "alto": quello del leggendario "Men on girder" del futuro Rockefeller Center, in cui gli operai che l'america l'hanno fatta con le mani, condividono la loro ordinaria pausa da una prospettiva unica: con lo sguardo lontano, al di sopra dell'orizzonte e con i piedi saldi per aria. Un posto dove immaginarsi altrove. Un posto dove per volare, basta sbilanciarsi. Dove fermarsi per cambiare direzione. Un posto dove fermarsi e ricominciare con nuova energia. Dove fermarsi, e ricominciare con una nuova visione. Dove fermarsi e ricominciare insieme. Il cantiere Fermati. E ricomincia.
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